presentazione del progetto
IL CORPO IMMAGINATO
di Claudia Bonollo
 
       

La ricerca sull’immaginale, è nata nel 2002, nel tentativo di creare attraverso l’arte, un’arte fra molti confini, un corpo sano e trasfigurato. Il mundus imaginalis a cui si fa riferimento è l’intermundi descritto dagli studi di Henry Corbin. Si tratta di un mondo intermedio, sospeso tra il celeste e il terreno, in cui tutte le trasfigurazioni sono possibili, le rappresentazioni diventano ierofanie, manifestazioni del sacro. L’immaginario può essere innocuo, l’immaginale non lo è mai..

L’artista, ha sentito il bisogno di trasformare poeticamente con il computer e i suoi algoritmi, i dati scientifici dei referti istologici (non necessariamente cancerogeni). Cercava un gesto di redenzione, qualcosa che riuscisse a trovare una misteriosa connessione fra la malattia e la bellezza. La possibilità di una visione che andasse al di là delle statistiche implacabili e ribaltare il “panico” in Eco, la sua ninfa.

Le “cellule trasfigurate” rappresentano un possibile dialogo spirituale con la malattia, il tentativo di una elaborazione sperimentale sull’immaginazione attiva.

Le opere digitali si prestano a una grande libertà espositiva e a possibilità a scale differenti.

Saranno presenti installazioni, video-proiezioni, stampe su materiale leggero e trasparente e opere impresse su tela come nei quadri antichi.

L’idea è di creare una mostra che si integri con lo spazio architettonico e lo trasformi in uno spazio sensibile, in cui i visitatori della mostra non sono semplici spettatori ma parti integranti delle opere.

 
 
 
 
 
 
curriculum vitae
 
 
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